La difesa e il problema di modulo La difesa lascia più di una perplessità

19/08/2016

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Il modulo difensivo di Vincenzo Montella lascia qualche perplessità nei tifosi rossoneri e anche presso l'AD delegato al mercato, Adriano Galliani.
Quest'ultimo non apprezza il fatto che si voglia giocare palloni difficili rischiando di lasciare il contropiede agli avversari e contro il Sassuolo, in diretta TV, si è visto tutto il suo disappunto.
Al di là di semplici disquisizioni filosofiche su quanto possesso fare e quanto rischiare, ci sono dei dettagli tecnici di questa difesa che forse vale la pena trattare, prima di tutto per apprezzare meglio i gesti dei giocatori, in secondo luogo per leggere meglio le partite.
Quando gli avversari ci attaccano da un lato, la linea difensiva scivola verso quel lato e il terzino del lato opposto si trova ad essere quasi su quella linea verticale immaginaria che passa dall'incrocio della lunetta al limite dell'area di rigore.
Questo schieramento permette di chiudere gli spazi al centro, ma nel caso in cui il centrocampista non rientri, si lascia quasi metà versante difensivo scoperto, che costringe a coprire, di nuovo facendo scivolare l'intero reparto, con un discreto dispendio d'energia.
Ma non è l'unico problema, perché correndo a coprire si rischia di perdere di vista le punte avversarie e, come se non bastasse, c'è il forte rischio di schiacciarsi verso la porta e quindi lasciare spazio agli avversari non solo per colpire, ma anche per rigiocarla.
L'attenzione di Montella e di tutto lo staff è concentrata sull'applicazione di questi movimenti, ma solo giocando partite con continuità si potrà trovare l'affiatamento.
I giocatori chiamati a fare un lavoro straordinario sono i terzini. Qui, Ignazio Abate con la sua diagonale ha dato grande dimostrazione di attitudine in passato, De Sciglio e Antonelli se la cavano abbastanza, Calabria e Vangioni, ammesso che esista sul serio, ma stiamo scherzando ovviamente, vanno messi ancora alla prova.
La disponibilità di Montolivo e dei compagni di centrocampo deve essere altrettanto totale, ma purtroppo anche qui ci sono dei dubbi sulla continuità, non tanto sull'applicazione.
Basta una sola "pausa" per vanificare tutto e il Milan non se lo può permettere.

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