Le prime due partite nell'America del nord hanno mostrato una squadra certamente non preparata dal punto di vista fisico, ma soprattutto lontana da un livello di concentrazione minimo sul campo.
Non è necessario entrare nel merito di chi è in campo e delle sue qualità perché una partita è una partita e anche se si tratta di un'amichevole estiva contro squadre più quotate e più avanti nella preparazione, la concentrazione è un elemento determinante.
Ci piacerebbe che i nostri giocatori prendessero esempio dai colleghi del Renate o del Monza, perché quando hanno affrontato i rossoneri non si sono risparmiati, si sono preoccupati di coprire, aiutarsi tra i reparti, dare il 100% della prestazione che si potevano permettere in quel momento.
La sensazione è che i rossoneri siano andati in vacanza e stiano facendo una partita tra scapoli e ammogliati e per i tifosi non è una situazione piacevole.
Ci sono due aspetti da considerare: se andiamo in America per raggranellare dei soldi, sarebbe il caso di andarci con altre velleità perché i tifosi vanno onorati, prima dei contratti, e le facce deluse sugli spalti non faranno certamente vendere più magliette.
Il secondo è scontato: se si partecipa ai tornei in questo modo diventa difficile pensare di essere richiamati. Soprattutto se nella squadra non ci sono nemmeno nomi che possano richiamare il grande pubblico e invogliare l'investimento delle TV per la trasmissione delle partite.
Perdere non piace a nessuno.
Perdere in questo modo non esiste al mondo.
Purtroppo, però, negli ultimi anni è diventata una costante.
Gigi Beltrame